Storia e principi
Il Gruppo Archeologico del Pollino, nei suoi venticinque anni di vita, ha sviluppato un’intensa attività a tutela dei beni culturali e al servizio, in particolare, della ricerca archeologica; ma, verso la fine del suo venticinquesimo anno di vita non può farsi a meno di ricordare i suoi momenti fondanti, intesi, appunto, nel senso di quell’insieme di incontri e di eventi che condussero alla nascita del Gruppo. Il primo incontro, l’incontro determinante fu proprio quello avuto con l’Associazione nazionale, con i Gruppi Archeologico d’Italia e, in particolar modo, con il loro fondatore, Ludovico Magrini a cui il Gruppo Archeologico del Pollino dedica il suo venticinquennale. Furono diversi gli incontri avuti a Roma con Magrini e fu lui il primo a parlarci dei beni culturali con precisi riferimenti a diritti e doveri che era ormai necessario dovessero radicarsi nei cittadini, i quali dovevano riappropriarsi di un patrimonio intimamente a loro appartenente e alla cui gestione dovevano partecipare direttamente: erano questi i primi argomenti che apprendevamo dai Gruppi archeologici d’Italia e dovette essere quello il momento in cui tra di noi, molti dei quali ancora giovanissimi, cominciò, a insinuarsi una nuova concezione del “bene archeologico” come di qualcosa che era nostro e del quale dovevamo riappropriarci. Fu partendo da questi principi che, travalicando i confini della semplice passione per l’archeologia, giungemmo a fondare a Castrovillari il 13 gennaio 1982 la libera Associazione “Gruppo Archeologico del Pollino” con sede provvisoria in Corso Calabria n.195 presso la Galleria d’Arte “Universo” di Saverio Santandrea, altro benemerito socio fondatore; l’associazione adottò, come simboli sociali, il Toro Sibarita e il Toro Graffito della Grotta del Romito di Papasidero, a significare la delimitazione geografica e i limiti cronologici entro i quali il Gruppo avrebbe principalmente svolto le sue attività; a tre giorni dalla sua fondazione – il 16 gennaio 1982 - il G.A.P. avrebbe formalmente aderito all’Associazione Nazionale dei Gruppi archeologici d’Italia facendone propri i principi, gli scopi, lo Statuto e il Regolamento. Lo stemma dei Gruppi Archeologici d’Italia, pertanto, veniva aggiunto, formando un insieme inscindibile, ai simboli sociali del Gruppo Archeologico del Pollino e suoi organi sarebbero stati l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo e il Direttore.